Uno studio rivela l’abbondanza di tonno al di fuori delle AMP – Le aree marine protette (AMP) sono da tempo considerate strumenti fondamentali per la conservazione degli ecosistemi marini, in grado di offrire rifugi sicuri dove le specie possono prosperare lontano dalla pressione della pesca industriale. Tuttavia, l’effetto di queste zone protette sulle popolazioni ittiche nelle aree circostanti è stato oggetto di dibattito tra gli esperti del settore. Un recente studio pubblicato sulla rivista Science ha portato nuova luce su questa questione, evidenziando come le AMP possano influenzare positivamente le catture di tonno nelle zone adiacenti.
La ricerca ha analizzato le attività delle navi da pesca con reti a circuizione nelle acque circostanti grandi AMP, scoprendo che le catture di tonno per unità di sforzo erano superiori del 12-18% entro le 100 miglia nautiche (circa 185 chilometri) dai confini delle AMP, rispetto a zone prive di protezione. Questo fenomeno, noto come “spillover”, suggerisce che le popolazioni di tonno all’interno delle AMP possano contribuire a rifornire le aree limitrofe, offrendo benefici sia ecologici che economici.
John Lynham, economista marino dell’Università delle Hawaii a Mānoa e co-autore dello studio, ha sottolineato l’importanza di questi risultati nel contesto delle politiche di gestione della pesca. Lynham ritiene che le evidenze raccolte possano supportare l’istituzione di grandi AMP anche in alto mare, in linea con gli obiettivi internazionali come il Trattato sull’Alto Mare del 2023 e l’accordo “30×30” del 2022, che mira a proteggere il 30% degli oceani entro il 2030.
Nonostante questi risultati incoraggianti, alcuni scienziati rimangono cauti riguardo all’efficacia delle AMP come strumento di gestione della pesca. La complessità degli ecosistemi marini e la mobilità delle specie altamente migratorie come il tonno richiedono strategie di conservazione multifaccettate. Tuttavia, lo studio offre una prospettiva positiva sul ruolo delle AMP nel promuovere la sostenibilità delle risorse ittiche.
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In conclusione, le evidenze emergenti suggeriscono che le aree marine protette non solo salvaguardano la biodiversità all’interno dei loro confini, ma possono anche potenziare le attività di pesca nelle zone circostanti attraverso l’effetto spillover. Questo rappresenta un incentivo significativo per le comunità di pescatori e i responsabili delle politiche a sostenere l’espansione delle AMP come parte integrante delle strategie di gestione sostenibile degli oceani.
Uno studio rivela l’abbondanza di tonno al di fuori delle AMP