Turchia. Avanti tutta nella produzione ittica – Negli ultimi tre anni, la Turchia si è guadagnata la prima posizione tra i paesi dell’Unione Europea per la produzione acquicola, raggiungendo una notevole cifra di 800.000 tonnellate all’anno, come attestato dai dati ufficiali del Ministero turco dell’Agricoltura e delle Foreste. Di queste, 328.000 tonnellate nel 2021 provengono dalla cattura, mentre ben 472.000 tonnellate sono frutto dell’acquacoltura. Questa crescita nella produzione ha portato a un aumento parallelo delle esportazioni.
Nel corso dell’anno scorso, sono stati esportati prodotti dell’acquacoltura per un valore di circa 1,4 miliardi di dollari, totalizzando 239.000 tonnellate. Parallelamente, le importazioni del paese si sono attestate a 105.000 tonnellate, ammontando a 217 milioni di dollari. Questo ha conferito alla Turchia uno status di esportatore netto con un margine di 1,2 miliardi di dollari, una cifra considerevole nel contesto globale.
I prodotti ittici turchi presenti in 75 nazioni
Nel 2021, l’industria ittica turca ha esteso la sua presenza a 106 paesi in 75 nazioni, con una percentuale significativa, pari al 55%, delle esportazioni indirizzate verso l’Unione Europea.
Con una flotta di 15.300 pescherecci, tra cui oltre 1.600 sono di lunghezza uguale o superiore a 12 metri, la Turchia eccelle nel panorama delle attività di pesca. Nel confronto con gli stati membri dell’Unione Europea, che annoverano circa 75.000 pescherecci, di cui 11.000 superano i 12 metri di lunghezza, emerge la rilevanza del contributo turco.
Per sostenere costantemente l’industria ittica, il governo turco ha istituito speciali agevolazioni fiscali per un totale di 10,2 miliardi di lire turche, oltre a un supporto finanziario di 7,2 miliardi di lire dedicato all’acquacoltura nell’arco degli ultimi 20 anni.
Turchia. Avanti tutta nella produzione ittica