La maggiore attenzione ai cibi ritenuti salutari è da considerarsi una delle conseguenze della pandemia, situazione emergenziale che ha creato grande consapevolezza sull’importanza di prendersi seriamente cura di se stessi e dell’ambiente. Seguire una corretta alimentazione oggi quindi è un obiettivo che suscita interesse comune. In questo scenario continua a farsi spazio il pescetarianismo, l’associazione di prodotti ittici a una dieta vegetariana.
La scelta di rinunciare alla carne e preferire invece l’abinamento tra una dieta vegetariana e i prodotti ittici sembra avere lo scopo di ottenere maggiori benefici per la salute.
Con questo articolo cerchiamo di capire pro e contro di una dieta pescatariana e cosa in effetti mangia un pescatario.
Nella letteratura scientifica la dieta pescatariana è solitamente descritta come “pesco-vegetariana”, un regime alimentare che unisce a cereali integrali, frutta secca, legumi, un varietà di prodotti ittici che svolgono un ruolo chiave come principale fonte di proteine. Qualcuno abbina a questo regime alimentare anche latticini e uova, è solo una questione di scelta e di gusti.
Sono diversi i benefici provati nelle diete a base vegetale, incluso un minor rischio di obesità e malattie croniche come malattie cardiache e diabete. Gli stessi benefici sono assicurati anche da una dieta pescatariana.
Uno studio ha permesso di evidenziare che le donne pescatariane prendono meno peso, 1,1 kg ogni anno, rispetto alle donne che mangiano carne.
Un altro studio ha concluso che i pescatariani corrono un rischio inferiore di sviluppare il diabete, rispetto agli onnivori, così come malattie cardiache.
Per quanto riguarda l’aspetto ambientale è risputo poi che l’allevamento del bestiame ha un alta ricaduta. Secondo le Nazioni Unite, l’allevamento di bestiame contribuisce al 15% di tutte le emissioni di carbonio prodotte dall’uomo.
Al contrario, la produzione di prodotti ittici ha un’impronta di carbonio inferiore rispetto alla produzione di qualsiasi tipo di carne o formaggio animale.
L’etica può essere un’altra delle ragioni per cui le persone scelgono di diventare pescatariane.
Cosa mangiano i pescatariani?
I pescatariani mangiano:
Cereali integrali e prodotti a base di cereali
Legumi e loro prodotti, compresi fagioli, lenticchie, tofu e hummus
Noci e burro di noci, arachidi e semi
Semi, compresi canapa, chia e semi di lino
Latticini, compresi yogurt, latte e formaggio
Frutta
Verdure
Pesce e crostacei
Uova
I pescatariani non mangiano
Manzo
Pollo
Carne di maiale
agnello
tacchino
selvaggina in genere
Quali i benefici di una dieta pescetariana?
Ci sono molti benefici per la salute derivanti dall’aggiunta di pesce a una dieta vegetariana. Mangiare pesce è il modo migliore per assumere acidi grassi omega-3, salmone e sardine contengono a quantità.
Oltre agli omega-3 e alle proteine, i pesci sono ricchi di molti altri nutrienti.
Ad esempio, le ostriche sono estremamente ricche di vitamina B12, zinco e selenio. Solo un’ostrica fornisce il 133% della RDI per la vitamina B12 e il 55% della RDI per zinco e selenio.
Anche le cozze sono ricche di vitamina B12 e selenio, così come manganese e il resto delle vitamine del gruppo B. Le varietà di pesce bianco come il merluzzo non forniscono molti grassi omega-3, ma sono una fonte di proteine estremamente magre
Il merluzzo è anche un’ottima fonte di selenio e una buona fonte di fosforo, niacina e vitamine B6 e B12.
Quali gli spetti negativi di una dieta pescetariana?
Se si consumano elevate quantità di pesci di taglia grande come il tonno e il pesce spada si può incorrere in un’eccessiva assunzione di mercurio. Per questo motivo è meglio preferire pesce azzurro come sgombro, sardine, alici, oppure frutti di mare.
Una dieta di questo tipo potrebbe essere anche dispendiosa ma se si sceglie pesce locale di stagione il problema è facilmente risolvibile.