Novembre da record per le esportazioni norvegesi di pesce – Quello appena chiuso è stato un novembre storico per le esportazioni di pesce norvegese. Il valore delle esportazioni ha raggiunto 17,3 miliardi di NOK, registrando un incremento del 6% rispetto allo stesso mese del 2023. Questo straordinario risultato segna il miglior novembre di sempre per il settore ittico norvegese, trainato dall’aumento dei prezzi e dalla crescita dei volumi per specie chiave come salmone, sgombro, merluzzo e aringa.
Christian Chramer, CEO del Norwegian Seafood Council, ha sottolineato come il settore abbia beneficiato di un’autentica impennata dei prezzi. Tuttavia, ha precisato che questa crescita non è attribuibile ai tassi di cambio, dato che la corona norvegese ha mostrato un comportamento misto nei confronti dell’euro e del dollaro. La crescita è quindi il risultato diretto di una domanda sostenuta e di un aumento dei volumi esportati.
Salmone in prima linea
Il salmone si conferma il protagonista assoluto dell’export ittico norvegese. A novembre, la Norvegia ha esportato 131.232 tonnellate di salmone per un valore di 12,1 miliardi di NOK, segnando un record mensile storico. La Germania si distingue come mercato in crescita, con un incremento del valore delle esportazioni del 34%, grazie a un aumento del consumo interno e alla popolarità del salmone come alternativa alle proteine animali tradizionali.
L’Asia, con la Cina in testa, rappresenta un altro mercato in forte espansione. Le esportazioni di salmone verso la Cina sono cresciute del 33% rispetto a novembre 2023, consolidando la posizione della Norvegia come fornitore leader di salmone fresco in questo paese.
Boom di aringhe e sgombri: un autunno memorabile
Le aringhe hanno vissuto un mese eccezionale, con un aumento del valore del 61% e volumi in crescita del 51%. L’Egitto si conferma il principale mercato per le aringhe intere congelate, con un incremento significativo delle esportazioni grazie alla domanda locale. Anche lo sgombro ha registrato un forte incremento, raggiungendo un valore di 1,3 miliardi di NOK, il 14% in più rispetto allo scorso anno, spinto da una domanda sostenuta nei mercati asiatici.
Ittico: un settore in evoluzione
Nonostante i risultati eccezionali, il settore ittico norvegese non è immune da sfide. Chramer ha evidenziato le difficoltà legate a costi crescenti, concorrenza globale e riduzioni delle quote di pesca. In particolare, il granchio reale ha subito un calo significativo a novembre, con volumi in discesa del 57% a causa di tagli alle quote.
Tuttavia, ci sono segnali positivi per il futuro. La domanda crescente di specie come il baccalà e lo stoccafisso, soprattutto in mercati strategici come il Portogallo e l’Italia, offre un solido potenziale di crescita per il settore.
Con esportazioni già pari a 160,4 miliardi di NOK da gennaio a novembre, la Norvegia si avvicina a superare il record annuale di 172 miliardi di NOK stabilito nel 2023. L’andamento positivo di dicembre sarà decisivo per confermare questo traguardo.
L’industria ittica norvegese si posiziona così come un pilastro dell’economia nazionale, combinando sostenibilità, innovazione e una forte domanda globale.
Novembre da record per le esportazioni norvegesi di pesce