L’industria della pesca pelagica dell’Ue, organizzata sotto le insegne di EAPO ed Europêche, respinge fermamente la decisione del governo norvegese di aumentare unilateralmente la quota della Norvegia nella pesca dello sgombro del 55% e chiede all’Ue di agire immediatamente.
La Norvegia ha deciso di aumentare la sua quota di pesca dello sgombro del 55% portandola da 191.843 a 298.299 tonnellate. Lo stock di sgombro è altamente migratorio e ampiamente distribuito lungo le acque di diversi stati costieri dell’Atlantico nord-orientale. Dal 2014, l’Ue, la Norvegia e le Isole Faroe sono riuscite a concordare un accordo di condivisione e gestione comune. Sfortunatamente, l’Islanda, la Russia e la Groenlandia non hanno mai fatto parte di questo accordo.
Dal 1° gennaio di quest’anno, il Regno Unito ha lasciato l’Ue ed è diventato un nuovo stato costiero indipendente. Tutti sapevano che questo avrebbe creato nuove incertezze per tutti gli attori dell’Atlantico nord-orientale poiché il Regno Unito doveva stabilire nuove relazioni di pesca con gli altri stati costieri, tra cui la Norvegia. Fino ad ora non è stato possibile per il Regno Unito raggiungere un accordo di pesca per il 2021 con i suoi vicini diretti Isole Faroe, Norvegia e Ue. I negoziati del Regno Unito con le Isole Faroe e la Norvegia sono ora ufficialmente terminati senza un accordo, mentre i negoziati tra il Regno Unito e l’Ue sono ancora in corso.
“È estremamente deludente che la Norvegia, che commercializza se stessa ei suoi prodotti ittici in tutto il mondo come la nazione con il sistema di gestione della pesca più prudente e responsabile, abbia ora scelto di agire in modo così irresponsabile. Sembra che la Norvegia abbia abbandonato la strada di una collaborazione costruttiva con altri stati costieri. Il primo segnale in tal senso è stato dato già intorno allo scorso Natale quando ha deciso unilateralmente di accaparrarsi illegalmente parte della quota di merluzzo delle Svalbard assegnata all’Ue a proprio vantaggio”, è quanto sottolineato da Gerard van Balsfoort, presidente dell’industria pelagica dell’Ue.