L’acquacoltura è un settore in crescita, e con questo anche i problemi e le sfide ad esso collegate.
Una di queste è la EMS (Early Mortality Syndrome), la sindrome di mortalità precoce, e non è certo una novità per gli allevatori di gamberetti. Tale nefasto antagonista dell’acquacoltura ha da tempo messo in difficoltà allevatori e stock ittici. Ma il settore sta prendendo piede, e questo ha fatto sì che gli esperti come Robin McIntosh, Senior VP di Charoen Pokphand Co.Ltd., possano asserire che ci sia un modo per frenare e, forse addirittura eliminare, la EMS.
“La EMS può essere fermata? Sì, è possibile”, ha sostenuto McIntosh durante la conferenza GOAL 2015 di Vancouver. Ha iniziato parlando con la comprensione della malattia a tutti i livelli. Tale comprensione fa capo al principio che la malattia sia di origine ambientale e non virale, “non è un virus, quindi non occorre usare la prevenzione virale”, dichiara.
Alla luce di questa affermazione, l’imperativo per gli allevatori di gamberetti è quello di rivolgersi direttamente all’ambiente, soprattutto stanando i rifiuti alimentari e incoraggiando diversità nei loro metodi.
“La chiave è mantenere un ambiente pulito, e non dare modo ai rifiuti di accumularsi, limitando la quantità di substrato batterico negli alimenti”, aggiunge e conclude il Senior VP di Charoen Pokphand.