Nonostante una forte tradizione di consumatori giapponesi che acquistano di persona pesce dai mercati, i commercianti del settore ittico usufruiscono sempre più di internet per arrivare più velocemente e senza intermediari all’acquirente.
SCSS, sito web per il commercio di prodotti ittici, collega gli acquirenti direttamente a circa 1.500 tra cooperative di pesca e broker. I circa 100 acquirenti registrati sono rivenditori, distributori e intermediari per la ristorazione. SCSS opera come piattaforma commerciale piuttosto che assumere effettivamente la proprietà del prodotto.
La società guadagna attraverso le tasse di iscrizione, circa 100.000 JPY (USD 898, EUR 804), le mensilità, circa 10.500 JPY (94 USD, 84 EUR) e una commissione del due per cento a carico dei venditori e dell’11,5 per cento a carico degli acquirenti.
I pescatori postano sul sito le foto e i filmati del pesce pescato. I compratori, una volta visualizzate foto, fanno le loro offerte in tempo reale.
Presso i porti del Giappone ci sono postazioni designate per il servizio di spedizione di pacchi. Il prodotto arriva più fresco di quello che attraversa il canale d’asta. Poiché le vendite sono registrate elettronicamente, è garantita la tracciabilità. Il sito gestisce i pagamenti in modo che gli acquirenti effettuino un pagamento unico all’operatore del sito, anche quando hanno a che fare con più venditori.
Un altro servizio simile è offerto dal Chihou Sousei Network Co. (CSN), guidato da Ryohei Nomoto.
Il modello di business è diverso da quello di SCSS in quanto l’azienda acquista e trasforma il pesce. Ma è simile nel tagliare il sistema multistrato dell’asta.
Una terza società che utilizza internet per il commercio di pesce è il gruppo Foodison di Tokyo che acquista il pesce direttamente dai pescatori e spedisce via aerea agli acquirenti. Sul sito è possibile accedere a suggerimenti su come preparare alcune specie poco conosciute.