Ittiturismo, il comparto di Venezia presenta le sue proposte normative

Lo studio si pone l'obiettivo di affrontare in modo organico la disciplina dell'ittiturismo

Ittiturismo, il comparto di Venezia presenta le sue proposte normative

Ittiturismo, il comparto di Venezia presenta le sue proposte normative

Ittiturismo, il comparto di Venezia presenta le sue proposte normative – Giovedì 27 gennaio è stato presentato dal FLAG Veneziano alla Commissione consultiva regionale per la pesca professionale e l’acquacoltura, lo studio sulla normativa per l’ittiturismo. All’incontro, tenutosi in videoconferenza, hanno partecipato l’Assessore Regionale Cristiano Corazzari, i tecnici della Regione Veneto, le associazioni della pesca e il Presidente del FLAG Veneziano Antonio Gottardo. Lo studio, affidato al prof. avv. Dimitri Girotto (Università di Udine), si pone l’obiettivo di affrontare in modo organico la disciplina dell’ittiturismo.

Realizzato a cavallo tra il 2020 e il 2021, lo studio è stato sviluppato attraverso un percorso strutturato in tre fasi principali:
– analisi comparata delle buone prassi legislative e regolamentari in materia di ittiturismo adottate in altre Regioni italiane a cui è seguito l’esame della normativa e della regolamentazione in materia di ittiturismo adottate nella Regione Veneto;
– analisi delle principali problematiche emerse in laguna di Caorle e di Venezia e di eventuali soluzioni adottate in altri contesti del Veneto (relative, in particolare, a problemi di disciplina di edilizia-urbanistica e igienico-sanitaria);
– stesura, infine, di una proposta di aggiornamento della legislazione vigente (possibili interventi sulla Legge n. 28/2012 e ipotesi di modifica della DGR n. 646 del 29 aprile 2014).
La normativa regionale (LR n. 28/2012), pur dando una definizione precisa dell’ittiturismo, presenta diverse zone d’ombra che non hanno permesso, in particolare nell’area costiera del Compartimento marittimo Veneziano il pieno sviluppo di questa attività di diversificazione del settore della pesca.

Antonio Gottardo: “Un segnale importante per rendere fattuali le proposte di modifica ad un impianto normativo regionale che, ad oggi, non permette di dare al settore una reale occasione di diversificazione. Con questo studio consegniamo alla Regione uno strumento condiviso a tutti i livelli e che consentirà di rendere attuabili le disposizioni normative consentendo agli operatori di svolgere una attività di importanza culturale e storica ricca di tradizione e di fascino, nella piena legalità. Ci auguriamo che i nostri sforzi siano ripagati e che l’ittiturismo possa finalmente partire nel nostro territorio, creando nuove opportunità di impresa e di lavoro”.

Cristiano Corazzari: “Questo studio ci fornisce elementi molto utili per avviare un’attività di aggiornamento delle normative e delle linee guida in materia di ittiturismo, al fine di migliorarne l’efficacia e la valenza a sostegno di tutti gli imprenditori del mondo della pesca. Un passo importante verso la semplificazione amministrativa e normativa per rendere ancor più favorevoli le condizioni per fare impresa e promuovere le attività finalizzate a uno sviluppo sostenibile. Il settore ittituristico rappresenta un eccellente connubio tra cultura, enogastronomia, turismo e territorio. Luoghi dove i pescatori, primi e veri conoscitori del mare, possono diffondere il loro sapere e allo stesso tempo aumentare il loro reddito”.

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