Tutela e valorizzazione del territorio, promozione del benessere delle persone e delle comunità locali, sono questi gli obiettivi di sviluppo sostenibile verso i quali si impegnano molte realtà territoriali mettendo in campo buone prassi per la salute dell’ambiente e dei cittadini. E Anche in Puglia sono presenti eccellenze in questo ambito che hanno presentato le loro esperienze durante la tappa di Bari de «Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale», un salone che tiene alta l’attenzione alla sostenibilità tutto l’anno. Durante l’evento barese si è partiti analizzando i dati del Rapporto 2020 «I territori e gli obiettivi di sviluppo sostenibile» dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), rapporto che analizza lo stato di avanzamento del nostro Paese rispetto all’attuazione dell’Agenda 2030 e ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs). Tale evento è stata occasione per approfondire anche il mondo della pesca e della sostenibilità del mare.
Per quanto poi riguarda la gestione della pesca in Puglia, fino all’anno 2005 la pesca è stata vietata per consentire la rigenerazione degli stock ittici mentre dal 2005 è iniziata la pesca sperimentale, con la stesura di un accordo di pesca condiviso tra ricercatori, pescatori e soggetto gestore. E affianco alla gestione dell’agricoltura e della pesca, Torre Guaceto è stata certificata dalla Carta europea del turismo sostenibile (Cets) i cui principi vanno dal lavorare in partnership ad elaborare e realizzare una strategia comune, dal tutelare e migliorare il patrimonio naturale e culturale dell’area a garantire ai visitatori un elevato livello di qualità, dal comunicare efficacemente le caratteristiche proprie dell’area ad incoraggiare prodotti turistici specifici, dal migliorare la conoscenza dell’area protetta ad assicurare la qualità di vita delle comunità locali, dall’accrescere benefici provenienti dal turismo per l’economia locale a monitorare i flussi dei visitatori. Tra le priorità della Regione Puglia ritroviamo quella di incentivare, su tutto il territorio regionale, la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e le attività di fishing for litter – ovvero dare la possibilità a pescatori di riportare a terra, senza incorrere in sanzioni, i rifiuti accidentalmente pescati dai fondali marini – per monitorare quantità e tipologie dei rifiuti provenienti dalle imbarcazioni, scaricati in uno o più porti della Regione.