L’industria della pesca europea rappresentata da Europêche chiede un’azione immediata dell’UE per fermare la Norvegia e le Isole Faroe nella pesca eccessiva dello stock di sgombro dell’Atlantico nordorientale. Europêche ribadisce l’invito alla Commissione e al Consiglio dell’UE ad agire rapidamente su un comportamento sconsiderato e irresponsabile utilizzando gli strumenti a sua disposizione come le misure commerciali e il regolamento INN.
Nel maggio di quest’anno prima la Norvegia e poi le Isole Faroe hanno deciso di aumentare unilateralmente, del 55%, la loro quota nella pesca dello sgombro. Ora anche le flotte di Islanda, Russia e Groenlandia, stanno prendendo di mira gli stock sgombro. In larga misura la loro pesca avviene anche in acque internazionali. In questo modo la cattura totale di sgombri sarà del 42% superiore al parere scientifico espresso nel novembre 2020.
Gerard van Balsfoort, presidente del Pelagic Freezer- trawler Association (PFA), commenta: “L’UE non può e non deve permettere che questa forma di pesca eccessiva continui da parte di questi Stati costieri. Trovo incredibile che, pur agendo in modo così irresponsabile, si dipingano come nazioni sostenibili e responsabili”.