“Imporre misure sempre più restrittive alla pesca, come quelle che stanno preoccupando i pescatori del Mediterraneo, non fa altro che disperdere energie, creare sfiducia nelle istituzioni e generare tensioni e proteste. Il 12 giugno i pescatori italiani fermeranno l’attività per dire basta alle continue limitazioni. Faccio un appello al commissario europeo alla Pesca Sinkevicius: visiti i nostri porti, riveda i piani di gestione il prima possibile e li adatti alle esigenze socio-economiche prima che sia troppo tardi. L’Ue non può danneggiare ancora un settore strategico come la pesca”.
È l’appello lanciato dall’eurodeputata della Lega e capogruppo di Identità e democrazia in commissione Pesca, Rosanna Conte, durante la plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
“Adattamento e mitigazione devono essere le parole chiave della lotta Ue ai cambiamenti climatici – continua – Se vogliamo davvero rendere la pesca e l’acquacoltura europee più resilienti, e non cancellarle, dobbiamo cambiare paradigma, smettendo di guardare al settore ittico come unico colpevole dell’impoverimento e dell’inquinamento dei mari. Pescatori e acquacoltori sono tra le prime vittime, come dimostrano le meduse, la mucillaggine e l’invasione del granchio blu nel mar Adriatico. Ecco perché vanno sostenuti nell’adattamento e coinvolti per proporre soluzioni per bacino”.