“Condividiamo le preoccupazioni di tanti operatori della pesca nei confronti di politiche europee di continue limitazioni all’attività che rischiano di pregiudicare la sopravvivenza delle imprese di pesca e dei loro lavoratori. Abbiamo infatti già nei mesi scorsi più volte denunciato l’attacco frontale nei confronti della pesca a strascico ed in particolare abbiamo stigmatizzato le parole del Commissario europeo Virginijus Sinkevicius che ha definito la pesca a strascico come l’attività più dannosa in assoluto per l’ambiente marino, demonizzando un settore che da millenni garantisce quotidianamente l’approvvigionamento di prodotti di qualità sulle tavole dei cittadini europei e che negli ultimi anni ha subito una costante riduzione delle giornate di pesca, la concorrenza sleale di altre flotte e una riduzione dei fatturati e del numero di imbarcazioni vertiginosa, pregiudicando la sostenibilità stessa delle imprese. Per questi motivi riteniamo che sia fondamentale un’azione unitaria di tutte le rappresentanze della pesca che dia voce alla sofferenza del settore garantendo la dignità di questo lavoro e riconoscendone la valenza sociale e produttiva.”
Così in una nota la Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca.